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Perché Cassini è dovuta morire?

Perché Cassini è dovuta morire?

#SistemaSolare venerdì 1 settembre 2017

Ultimo aggiornamento:2022-06-30T12:08:57Z
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Dal il 15 Settembre 2017 non abbiamo più immagini mozzafiato di Saturno a distanze ravvicinate.
In questa data la sonda si è immersa nel pianeta gigante.
Ma perché è così necessario distruggere una sonda storica da 3 miliardi di dollari, ancora perfettamente funzionante e alle prese con un obbiettivo così affascinante e lontano?
Purtroppo Cassini era a rischio contaminazione per il sistema planetario di Saturno.
Proprio cosi, la missione di Cassini ha firmato la sua condanna a morte quando ha scoperto gli oceani salati sotto il ghiaccio di Enceladus, una della lune ormai più famose di Saturno.

Un'altro ambiente fortemente a rischio dalla sonda era quello della luna Titano: unico satellite del sistema solare ad avere una atmosfera sviluppata e la cui chimica è piuttosto complessa.

Il rischio contaminazione deriva dal fatto che la sonda Cassini negli anni 90 quando è stata costruita non è stata adeguatamente sterilizzata, quindi è possibile che i batteri provenienti dalla Terra possano raggiungere questi due mondi ancora sterili che godono di molta curiosità da parte della comunità scientifica mondiale.
Anche se le condizioni dello spazio profondo dovrebbero essere stati fatali per i batteri che hanno viaggiato in questi 20 anni, la NASA non può in nessun modo rischiare di contaminare Enceladus e Titano.

L'incubo è nato dal fatto che purtroppo il combustibile di Cassini stava per esaurirsi e presto la sonda avrebbe vagato senza controllo intorno a Saturno, in un ambiente fortemente instabile dove uno scontro casuale con un detrito avrebbe potuto scaraventarla sulle preziose lune.

Ecco perché la NASA, l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l'Agenzia Spaziale Italiana hanno deciso di comune accordo che la migliore linea d'azione era quella di distruggere la sonda a settembre.

Tuttavia questa tragica fine è stata ancora una volta uno spettacolo da parte di Cassini, l'ultimo. Gli ingegneri hanno pensato ad ogni dettaglio per non perdere nemmeno un secondo di questo discesa che è stata ripresa e monitorata dalla NASA in ogni istante!!
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