Rosetta e 97P, tutti i segreti della cometa - parte 1
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Le comete sono tra gli oggetti più intriganti del sistema solare. La sonda Rosetta ha raggiunto la cometa 97P ed a confermato molte ipotesi su questi oggetti e svelando diversi segreti sulla superficie delle comete. Ecco una panoramica approfondita di alcune caratteristiche trovate sulla superficie della cometa P97P.
La sonda Rosetta ha sorvegliato la cometa 97P durante il suo percorso verso il sole, imparando come il suo comportamento cambia quotidianamente e come si evolve la sua superficie mentre interagisce con il vento solare.
Dopo aver raggiunto la cometa 97P, La sonda Rosetta iniziò immediatamente a raccogliere dati da inviare sulla Terra.
Ha rivelando una notevole serie di caratteristiche superficiali della cometa e molti processi che contribuiscono alla sua attività, dipingendo un quadro complesso della sua evoluzione.
Abbiamo parlato più in generale delle comete in questo nostro approfondimento: Cosa sono le comete e perché hanno due code.
La cometa, come ormai sappiamo dalle numerose immagini che si sono diffuse su internet, ha una forma piuttosto irregolare configurata dalla presenza di due lobi, uno molto più grande dell'altro, collegati da un collo molto più stretto.
Questa forma la classifica come cometa "binaria a contatto". Il termine indica che un tempo, al posto del nucleo della cometa 97P, ci sono stati due oggetti distinti e molto vicini l'uno all'altro. Probabilmente orbitavano anche attorno ad un baricentro comune, rendendosi uno il satellite dell'altro. Con il tempo la bassa velocità di movimento e la leggerezza dei due corpi, li hanno portati a toccarsi e ad unirsi.
Come potete vedere nella galleria fotografica, se ci trovassimo sulla 97P sicuramente rimarremmo affascinati dalle impressionanti pareti rocciose che ci circonderebbero, e che in alcuni casi avrebbero forme alquanto bizzarre. Alzeremmo gli occhi e vedremmo un panorama ancora più esemplare delle Dolomiti. Gli scalatori di tutto il mondo darebbero un occhio alla testa per scalare pareti alte 4km ad una gravità quasi nulla.
Il lobo più piccolo misura 2,6 × 2,3 × 1,8 km, mentre il più grande 4,1 × 3,3 × 1,8 km. Nella sua globalità il nucleo della cometa 97P è lungo circa 4km, come il Monte Bianco, ed ha un volume di 21,4 km cubici.
Rimanendo in un ambito di numeri, la massa della cometa 97P è di circa 10 miliardi di tonnellate, ed ha una densità di 470 kg ogni metro cubo.
Questi numeri possono sembrare incomprensibili, ma si tratta di un corpo talmente leggero che se fosse fermo in un oceano galleggerebbe!
Le rilevazioni della sonda Rosetta confermano quello che i planetologi immaginavano circa la morfologia delle comete: la cometa 97P ha una struttura interna formata in predominanza da grumi di ghiaccio legati tra loro da accumuli di polvere. Sotto alla superficie ci sarebbero anche molte aree cave e vuote. Nel complesso questa morfologia da alla cometa una porosità del 70-80%.
Sulla superficie della cometa 97P, in base alla composizione della superficie, gli scienziati hanno identificato 19 regioni separate e con confini distinti. Queste zone sono state suddivise in cinque categorie di terreno di base:
- superfici coperte di polvere;
- Superfici fragili con pozzi e strutture circolari;
- Superfici con depressioni su larga scala;
- Superfici liscie;
- Superfici più consolidate e simili a rocce.
Guardando le immagini inviate dalla sonda Rosetta ai planetologi è subito parso chiaro che gran parte dell'emisfero settentrionale è coperto di polvere.
Quando la cometa viene riscaldata, il ghiaccio sottostante si trasforma direttamente in gas che sfugge portando con se anche il pulviscolo, andando formare la coda e una lieve atmosfera.
La polvere viene trascinata insieme al gas a velocità più basse e le particelle che non viaggiano abbastanza velocemente da superare la debole gravità ricadono sulla superficie. Le zone più attive in questo senso sembrano essere quelle del collo, la zona che unisce i due lobi.
La presenza di queste emissioni è testimoniata anche da increspature simili a dune sulla superficie. Alcune pietre più grandi hanno anche generato delle "code di vento": facendo da ostacoli naturali al flusso di gas hanno creato strisce di materiale nella direzione 'sottovento'.
Osservando la cometa 97P da così vicino è emerso che la polvere che copre la cometa della cometa, in alcuni punti è spessa diversi metri e le misure della temperatura superficiale e del sottosuolo hanno messo in evidenza che questa polvere svolge un ruolo chiave nell'isolare l'interno della cometa della cometa dalle radiazioni solari, contribuendo a proteggere i ghiacci presenti sotto la superficie.
In alcune zone però questa coperture è più sottile, e in alcun casi sulla superficie è stato possibile vedere piccole aree di ghiaccio non coperte che affiorano fino in superficie. Sono aree molto piccole e risultano molto luminose per la riflessione che fanno della
Tipicamente, sono associate a superfici in cui si è verificato il collasso di materiale più leggero che ha lasciato spazio al ghiaccio sottostante.
Tipo: | Perseo |
Origine stimata: | Cintura di Kuiper |
Periodo orbitale: | 11 anni |
Dimensioni | 8km x 6kn | 21,4 km cubici |
Massa | 10 miliardi di tonnellate |
Densità: | 470 kg per metro cubo |
Tasso di evaporazione: | 0,3 | 1,5 litri al secondo |
Composizione | Polvere: 4/4 | Gas: 1/5 |
Composizione chimica | ossigeno, metano, vapore acqueo, monossido di carbonio e anidride carbonica, acetilene, alcol, ammoniaca, amminoacidi, idrogeno solforato, metano e formaldeide |
Per capire meglio: